I calcoli renali sono una condizione comune ma spesso dolorosa che colpisce molte persone, in particolare gli uomini sopra i 40 anni. Se ti trovi a dover affrontare questa problematica, è naturale che tu sia preoccupato per il trattamento, i sintomi e le possibili complicazioni.
Uno dei trattamenti più efficaci e meno invasivi per eliminare i calcoli renali è la litotrissia. In questo articolo risponderemo a tutte le domande che potresti avere su questo intervento, spiegando in modo chiaro e rassicurante come funziona e quali sono i passi da seguire prima e dopo l’operazione.
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Cosa sono i calcoli renali?
I calcoli renali, anche chiamati “nefrolitiasi”, sono piccoli depositi minerali che si formano nei reni quando i sali e i minerali nelle urine si concentrano e cristallizzano. Questi depositi possono variare di dimensione, dai granelli di sabbia a veri e propri sassolini che bloccano il tratto urinario.
I sintomi includono dolore intenso, chiamato colica renale, che può irradiarsi dalla schiena al fianco e all’addome. Altri sintomi comuni sono la nausea, il vomito, la presenza di sangue nelle urine e la necessità frequente di urinare.
Cos’è la litotrissia?
La litotrissia renale è una tecnica che utilizza onde d’urto ad alta energia per “bombardare” i calcoli renali, riducendoli in frammenti più piccoli che possono essere facilmente eliminati con l’urina. Questo trattamento è particolarmente indicato per calcoli di piccole e medie dimensioni, che non superano i 2 cm di diametro.
La litotrissia è una procedura non invasiva, il che significa che non richiede incisioni chirurgiche. Il paziente può spesso tornare a casa lo stesso giorno, con tempi di recupero relativamente rapidi.
Come funziona la litotrissia renale?
Il trattamento di litotrissia dei calcoli renali avviene in una sala operatoria o in un centro specialistico dotato di apparecchiature ad alta tecnologia. Il paziente viene sdraiato su un lettino speciale e, attraverso un’apparecchiatura chiamata litotritore, si indirizzano onde d’urto verso i calcoli. Queste onde sono prodotte da una fonte esterna e, attraversando i tessuti molli del corpo, colpiscono il calcolo renale, frantumandolo.
Per massimizzare l’efficacia del trattamento e ridurre il disagio, al paziente può essere somministrata una sedazione o un’anestesia locale. Questo rende l’intervento di bombardamento dei calcoli renali molto tollerabile.
Bombardamento dei calcoli renali: è doloroso?
Una delle preoccupazioni principali di chi deve sottoporsi alla litotrissia riguarda il dolore. Il termine “bombardamento” può far pensare a qualcosa di doloroso, ma in realtà, grazie alle moderne tecniche anestesiologiche, il dolore durante la procedura è minimo o addirittura assente.
Durante l’intervento, potresti sentire una leggera pressione o fastidio nella zona trattata, ma in generale non si prova un vero dolore. Nel post-operatorio, è normale avvertire qualche fastidio o crampi, ma solitamente gestibili con analgesici prescritti dal medico.
Quanto dura un intervento di litotrissia?
La durata di una seduta di litotrissia può variare in base alla dimensione e al numero dei calcoli da trattare, ma solitamente il trattamento dura tra i 30 e i 60 minuti. In alcuni casi, potrebbe essere necessario ripetere la procedura se i calcoli non vengono completamente distrutti al primo tentativo. Tuttavia, la maggior parte dei pazienti nota un miglioramento già dopo la prima seduta.
Cosa fare dopo la litotrissia?
Dopo il trattamento, la cosa più importante è seguire attentamente le indicazioni del medico. Nelle ore immediatamente successive, è consigliabile riposare e bere molta acqua per favorire l’eliminazione dei frammenti di calcolo attraverso l’urina.
Alcuni pazienti possono avvertire un lieve disagio o notare la presenza di sangue nelle urine, che generalmente si risolve entro pochi giorni. È fondamentale monitorare i segni di eventuali complicazioni, come febbre, dolore intenso o difficoltà a urinare, e rivolgersi al medico se compaiono sintomi preoccupanti.
Convalescenza dopo intervento di calcoli renali
La convalescenza dopo l’intervento di litotrissia è generalmente rapida. La maggior parte dei pazienti può tornare alle attività quotidiane nel giro di pochi giorni, anche se potrebbe essere necessario evitare sforzi fisici intensi per una o due settimane. Inoltre, sarà importante seguire una dieta equilibrata e bere molta acqua per prevenire la formazione di nuovi calcoli.
Conseguenze del bombardamento dei calcoli renali
Il trattamento con litotrissia è considerato sicuro ed efficace, ma come ogni procedura medica, può comportare qualche rischio. Le complicazioni sono rare, ma possono includere:
- Frammenti di calcoli che non vengono completamente eliminati, che possono causare ostruzioni.
- Sangue nelle urine, che in genere si risolve spontaneamente.
- Coliche renali, dovute all’espulsione dei frammenti residui.
In caso di persistenza di sintomi o di dolore, potrebbe essere necessaria una valutazione ulteriore o trattamenti aggiuntivi.
Come si effettua la litotrissia?
L’intervento di litotrissia renale è relativamente semplice per il paziente. Prima del trattamento, il medico effettuerà una valutazione accurata, che può includere esami del sangue, delle urine e imaging radiologici come l’ecografia o la TAC per localizzare esattamente i calcoli.
Una volta programmata la seduta, il paziente verrà preparato con un’anestesia locale o sedazione leggera. Durante la procedura, il litotritore invia onde d’urto precise e controllate, monitorate costantemente tramite un sistema di imaging in tempo reale. Dopo il trattamento, il paziente rimane in osservazione per alcune ore prima di essere dimesso.
Prevenire la formazione di nuovi calcoli
La prevenzione è fondamentale per evitare che i calcoli renali si riformino. Alcune semplici abitudini possono ridurre significativamente il rischio di recidiva:
- Idratazione costante: Bere almeno 2-3 litri di acqua al giorno.
- Dieta equilibrata: Ridurre il consumo di sale, proteine animali e alimenti ricchi di ossalati (come spinaci, cioccolato e noci).
- Monitoraggio medico: Sottoporsi a controlli regolari per valutare eventuali predisposizioni alla formazione di calcoli.
Se sei preoccupato per la tua salute urologica o hai dubbi sulla procedura di litotrissia per i calcoli renali, ti invito a richiedere un videoconsulto con il sottoscritto. Durante il consulto, potremo discutere dei tuoi sintomi, valutare il trattamento più appropriato e rispondere a tutte le tue domande in un ambiente sicuro e confortevole.
Conclusione
La litotrissia è una soluzione sicura ed efficace per chi soffre di calcoli renali, con un basso rischio di complicazioni e una convalescenza rapida. Se stai affrontando questo problema, non esitare a cercare aiuto professionale. La salute dei tuoi reni è troppo importante per essere trascurata, e con le giuste cure potrai tornare rapidamente alla tua vita quotidiana senza dolore o fastidi.
Fonti:
- Turk, C., Neisius, A., Petřík, A., Seitz, C., Skolarikos, A., Thomas, K., & Yakupoglu, Y.K. (2023). EAU Guidelines on Urolithiasis. European Association of Urology.
- Chaussy, C., Brendel, W., & Schmiedt, E. (1980). Extracorporeal shock wave lithotripsy (ESWL). A new treatment for renal stone disease. The Journal of Urology, 127(3), 417-420.
- Preminger, G.M., Tiselius, H.G., Assimos, D.G., et al. (2007). 2007 Guideline for the Management of Ureteral Calculi. Journal of Urology, 178(6), 2418-2434.
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