Quando è necessario effettuare una visita di prevenzione andrologica? A partire da quale età? Vediamo come la presenza di un andrologo sia necessaria in tutte le fasi della vita di un uomo, partendo dall’uomo che forse più con frequenza dovrebbe vedere un andrologo: l’uomo over 40.
Quando un uomo compie 40 anni , spiega il Dottor Izzo, Urologo e Andrologo a Napoli, generalmente pensa a come ridurre la perdita dei capelli o il proprio peso, ma difficilmente a prenotare una visita da un andrologo.
Per prendersi cura della propria prostata, della salute urinaria e di quella sessuale – non solo per proteggersi dal cancro alla prostata – sarebbe un bene per tutti gli uomini iniziare a farsi visitare regolarmente da un andrologo a partire dall’età di 40 anni.
Alcuni uomini potrebbero non accogliere quest’ idea, in particolare quelli che hanno bisogno di essere trascinati dal loro medico di base anche per semplici controlli annuali, ma farlo renderà la loro vita quotidiana sicuramente migliore.
Come un andrologo può aiutarti nella vita quotidiana
Dopo i 40 anni, i problemi di qualità della vita diventano più importanti. La prostata e la salute sessuale svolgeranno un ruolo importante in questo ambito clinico. Gli andrologi sono esperti nella gestione di questi problemi e possono aiutare in ogni imprevisto, proponendo utili cambiamenti nello stile di vita, oltre al solito fornire indicazioni su come trattare un problema di salute.
Prostata ipertrofica
Dopo i 40 anni si potrebbe iniziare ad avere difficoltà a urinare a causa di un ingrossamento della prostata, e ciò fa parte dell’invecchiamento dell’uomo. Ma troppi andirivieni dalla stanza al bagno – giorno e notte – potrebbero arrecare alla vita quotidiana più fastidi di quanto non sia necessario.
Un controllo del PSA può confermare l’ipertrofia prostatica benigna ed è importante per la prevenzione del cancro alla prostata.
L’ipertrofia prostatica benigna o IPB può essere trattata con farmaci per alleviarne i sintomi per ridurre parzialmente la grandezza della ghiandola. Questi farmaci sono molto efficaci e gli effetti collaterali sono di bassa entità.
Disfunzione erettile anche negli under 40
Anche se i problemi erettili sono ampiamente considerati un problema di un uomo più anziano, la DE può colpire anche gli uomini più giovani. Può essere frustrante e imbarazzante per un uomo ammettere di avere una disfunzione erettile. Pochissimi giovani, in particolare quelli di età inferiore ai 40 anni, vorebbero farsi diagnosticare una DE.
Sebbene la disfunzione erettile non sia così comune negli uomini giovani , può interessare circa il 25% degli uomini di età inferiore ai 40 anni. Tuttavia, solo il 5 percento circa di tutti gli uomini di età inferiore ai 40 anni soffre di una disfunzione erettile severa.
E negli adolescenti?
Ci sono molte informazioni sulla disfunzione erettile, sul cancro alla prostata e altri problemi uro-andrologici che si verificano negli uomini adulti. Ma i neonati, i ragazzi e gli adolescenti hanno anch’essi una serie di problemi urologici e andrologici da prevenire e/o curare; quelli più diffusi sono il criptorchidismo, l’ipospadia, l’idrocele, l’epididimite, la fimosi e la torsione testicolare. Alcuni di questi fanno parte della sfera dell’urologia pediatrica.
I giovani e gli adolescenti non sono sufficientemente a conoscenza dell’importanza del ruolo dell’andrologo, e ad ogni modo si rivolgono a lui raramente, sottovalutando il fatto che anche la sessualità maschile necessita di prevenzione. Una giusta prevenzione deve cominciare in età adolescenziale, quando i ragazzi escono dalla fase di assistenza pediatrica. Se non ci sono problemi particolari, si può seguire un calendario di visite andrologiche di questo tipo:
- Prima visita tra i 14 e i 16 anni
- Seconda visita tra i 18 e i 20
- Terza vista tra i 35 e 40 anni
- altri appuntamenti dopo i 40 anni
Durante la visita andrologica viene effettuato un esame obbiettivo dell’uomo per controllare: le condizioni generali di salute e lo sviluppo dei genitali; la consistenza e la sensibilità dei testicoli; la misura del pene e lo stato delle mammelle e la distribuzione corporea dei peli.
Se la visita specialistica fa sorgere qualche dubbio, lo specialista proporrà degli approfondimenti come ad esempio esami ormonali, delle urine e del liquido seminale; spermiogramma per verificare la qualità del seme, spermicoltura per la presenza di batteri nello sperma, ecografia scrotale con ecocolordoppler dei testicoli.