contraccezione

Negli ultimi anni, la ricerca sulla contraccezione maschile ha compiuto passi da gigante, offrendo nuove prospettive per un coinvolgimento più attivo degli uomini nella pianificazione familiare. Attualmente, le uniche opzioni disponibili per il controllo delle nascite da parte maschile sono il preservativo e la vasectomia.

Sebbene entrambi siano metodi efficaci, il primo ha un tasso di fallimento non trascurabile a causa di errori nell’uso, mentre il secondo è spesso considerato una soluzione definitiva, sebbene possa essere reversibile in alcuni casi. Tuttavia, le esigenze di una contraccezione maschile più flessibile e reversibile hanno spinto la ricerca verso nuove soluzioni, tra cui la pillola contraccettiva maschile, i gel ormonali e approcci innovativi come gli ultrasuoni testicolari o gli inibitori della spermatogenesi.

La pillola contraccettiva maschile

Una delle soluzioni più discusse e promettenti è la pillola contraccettiva maschile, che mira a fornire un’alternativa simile a quella disponibile per le donne. Diversi composti sono attualmente in fase di studio, tra cui il DMAU (undecanoato di dimetandrolone) e il 11β-MNTDC. Queste molecole agiscono modulando la produzione di testosterone e progestinici, inibendo così la spermatogenesi senza alterare in modo significativo la libido o altre funzioni fisiologiche. Gli studi clinici hanno dimostrato che l’assunzione giornaliera di queste pillole porta a una drastica riduzione della conta spermatica, rendendo improbabile la fecondazione.

Nonostante questi progressi, la pillola contraccettiva maschile presenta ancora alcune sfide. Il principale ostacolo è rappresentato dagli effetti collaterali, tra cui variazioni della libido, alterazioni dell’umore e aumento di peso. Inoltre, la soppressione completa della spermatogenesi non è sempre garantita in tutti i soggetti, il che solleva interrogativi sulla sua effettiva affidabilità. Tuttavia, i ricercatori continuano a perfezionare queste formulazioni per migliorarne la tollerabilità e l’efficacia.

Gel contraccettivi maschili

Un’altra soluzione innovativa è rappresentata dai gel contraccettivi, che vengono applicati sulla pelle e assorbiti per via transdermica. Un esempio è il gel contenente una combinazione di nestorone e testosterone, attualmente in fase avanzata di sperimentazione clinica. L’applicazione quotidiana di questo gel sopprime la produzione di gonadotropine, inibendo così la spermatogenesi in modo efficace e reversibile.

Uno dei principali vantaggi del gel contraccettivo è la sua facilità d’uso: basta applicarlo sulla pelle, in genere sulla spalla o sulla parte superiore del corpo, per garantire un assorbimento ottimale. Inoltre, essendo una formulazione non invasiva, riduce il rischio di effetti collaterali gastrointestinali associati alle pillole. Tuttavia, questo metodo richiede un’elevata adesione al trattamento, poiché l’efficacia contraccettiva dipende dalla regolarità dell’applicazione. Gli studi hanno mostrato risultati promettenti, con una riduzione significativa della produzione di spermatozoi e pochi effetti collaterali segnalati.

Metodi innovativi: RISUG, ultrasuoni e nuovi approcci

Oltre alle pillole e ai gel, la ricerca si sta concentrando su metodi contraccettivi innovativi che potrebbero rivoluzionare il panorama della contraccezione maschile. Uno di questi è il RISUG (Reversible Inhibition of Sperm Under Guidance), una tecnica che prevede l’iniezione di un polimero nei dotti deferenti per bloccare il passaggio degli spermatozoi. Questo metodo è reversibile attraverso un’iniezione che dissolve il polimero, ripristinando così la fertilità. I trial clinici condotti in India hanno mostrato risultati molto promettenti, con un’efficacia contraccettiva elevata e pochi effetti collaterali.

Un altro approccio sperimentale è rappresentato dagli ultrasuoni testicolari. Questa tecnica utilizza onde sonore a bassa frequenza per ridurre temporaneamente la produzione di spermatozoi, offrendo un’alternativa non ormonale alla contraccezione maschile. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per determinarne la sicurezza e l’efficacia a lungo termine.

Infine, alcuni studi stanno esplorando l’uso di inibitori della spermatogenesi, composti che agiscono direttamente sui testicoli per bloccare la maturazione degli spermatozoi. Sebbene questa tecnologia sia ancora in una fase sperimentale, potrebbe rappresentare una svolta nella contraccezione maschile nei prossimi anni.

Il futuro della contraccezione maschile

Le nuove opzioni contraccettive maschili promettono di rivoluzionare il modo in cui gli uomini partecipano alla pianificazione familiare. Sebbene nessuno di questi metodi sia ancora disponibile su larga scala, i progressi della ricerca suggeriscono che nei prossimi anni potremmo assistere all’introduzione di soluzioni efficaci, sicure e reversibili. Gli uomini interessati a esplorare queste nuove opzioni dovrebbero rimanere informati sugli sviluppi della ricerca e, nel frattempo, continuare a utilizzare i metodi contraccettivi attualmente disponibili.

Se hai domande o vuoi discutere quale opzione contraccettiva possa essere più adatta a te, considera l’opportunità di effettuare un videoconsulto con il Dott Izzo, specialista in urologia e andrologia. Un confronto diretto con un esperto può aiutarti a prendere decisioni consapevoli e su misura per le tue esigenze.

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Il futuro della contraccezione maschile: pillola, gel o metodi innovativi?
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