ernia inguinale
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L’ernia inguinale è una condizione medica comune che si manifesta quando una parte dell’intestino o del tessuto adiposo spinge attraverso una debolezza o un’apertura nella parete addominale, nella regione inguinale.

Questa patologia è più frequente negli uomini rispetto alle donne e può causare notevole dolore e disagio. Comprendere le cause, i sintomi e le opzioni di trattamento per l’ernia inguinale è fondamentale per gestire efficacemente la condizione e prevenire complicazioni.

Con il Dott. Izzo, urologo e andrologo a Napoli, spiegheremo come approcciare a questa patologia in maniera da avere un quadro generale esaustivo, così da capire quali sono i primi segni da cogliere e quando rivolgersi a uno specialista per una consulenza dedicata.

Che cos’è un’ernia inguinale e quando si verifica?

Come già abbiamo accennato nell’introduzione di questo articolo, possiamo parlare di ernia inguinale quando si verifica un evento per cui un segmento dell’intestino o del tessuto adiposo sporge attraverso un punto debole nella muscolatura della parete addominale, nella zona inguinale.

Questa protrusione può causare la formazione di un rigonfiamento visibile nell’area dell’inguine, che può risultare doloroso, soprattutto durante attività fisiche come sollevare pesi, ma anche nel corso di azioni quotidiane come può essere il tossire o il piegarsi.

Nel caso notiamo queste manifestazioni è opportuno rivolgersi a uno specialista, per instaurare il percorso terapeutico più idoneo alla propria situazione.

Perché si forma un’ernia inguinale?

Le cause di un’ernia inguinale possono essere varie. Tra queste ultime possiamo annoverare una debolezza congenita della parete addominale che può rendere alcune persone più suscettibili a questa condizione.

Sforzi fisici intensi, come sollevare oggetti pesanti, sforzarsi durante la defecazione o la minzione, tosse cronica e altre attività fisiche possono aumentare il rischio di sviluppare un’ernia inguinale.

Inoltre, nei soggetti più a rischio è importante mantenere un peso sano. In particolare Nel paziente obeso gli accumuli di grasso esercitano una pressione aggiuntiva sulla parete addominale, tutto questo può contribuire alla formazione di ernie. Anche l’invecchiamento è un fattore di rischio, poiché con l’età i muscoli della parete addominale possono indebolirsi.

Una storia familiare di ernie inguinali può indicare una predisposizione genetica alla condizione, mentre precedenti interventi chirurgici possono lasciare cicatrici o debolezze residue che favoriscono lo sviluppo di ernie.

Sintomi dell’ernia inguinale

I sintomi dell’ernia inguinale possono variare in base alla gravità e alla dimensione dell’ernia stessa. Il rigonfiamento nell’area inguinale è uno dei sintomi più comuni ed evidenti, che non deve essere sottovalutato, in quanto rappresenta un campanello di allarme.

Questo rigonfiamento è visibile e palpabile, e tende a diventare più evidente durante attività fisiche o quando si sta in posizione eretta. Il dolore o il disagio nella zona inguinale sono altre manifestazioni frequenti; il dolore può peggiorare con lo sforzo fisico o il sollevamento di pesi. Spesso il paziente avverte una sensazione di pesantezza o trascinamento nell’inguine, accompagnata da dolore sordo.

La debolezza o la pressione nella stessa area sono altre possibili sensazioni. Inoltre in alcuni casi è stato notato che l’ernia può causare sintomi gastrointestinali come nausea, vomito o costipazione, soprattutto se l’intestino viene parzialmente bloccato.

Cosa fare e cosa non fare quando si soffre di ernia inguinale

Se si sospetta di avere un’ernia inguinale, è importante consultare un medico per una diagnosi accurata e un piano di trattamento adeguato. Allo stesso tempo, se si ha una sintomatologia dolorosa si raccomanda di limitare le attività fisiche che comportano sollevamento di pesi o sforzi eccessivi può aiutare a ridurre il rischio di peggiorare l’ernia.

Si può indossare una cintura o un supporto addominale per alleviare il disagio e fornire supporto durante le attività quotidiane. Mantenere un peso sano è fondamentale; perdere peso, se si è in sovrappeso, può ridurre la pressione sulla parete addominale e diminuire il rischio di complicazioni.

Se soffriamo di ernia inguinale è importante stare attenti ad alcune azioni che possiamo compiere nel quotidiano, ma che possono essere dannose per il nostro benessere. In tal senso, è importante evitare il sollevamento di oggetti pesanti, poiché ciò può aggravare l’ernia e causare ulteriori complicazioni. Ignorare i sintomi dell’ernia può portare a complicazioni serie come l’ernia incarcerata o strangolata, che richiedono interventi chirurgici urgenti.

Bisogna anche evitare esercizi fisici intensi o attività che comportano sforzi eccessivi sull’addome ed è essenziale per prevenire il peggioramento della condizione.

Trattamento dell’ernia inguinale

La diagnosi di un’ernia inguinale viene effettuata attraverso un esame fisico da parte di un medico. Durante l’esame, il medico può chiedere al paziente di stare in piedi e tossire o fare uno sforzo, per verificare se il rigonfiamento diventa più evidente. In alcuni casi, può essere necessario un esame ecografico o una tomografia computerizzata (TC) per confermare la diagnosi.

Il trattamento dell’ernia inguinale può variare a seconda delle dimensioni dell’ernia e della gravità dei sintomi. In caso di ernia di piccole dimensioni e asintomatica, il medico può raccomandare una sorveglianza attiva con controlli periodici per monitorare eventuali cambiamenti.

Tuttavia, l’ernia inguinale sintomatica o di grandi dimensioni generalmente richiede un intervento chirurgico per riparare la parete addominale. Nel dettaglio, esistono due principali tipi di intervento: l’ernioplastica a cielo aperto e la chirurgia laparoscopica.

L’ernioplastica a cielo aperto è una procedura tradizionale in cui viene effettuata un’incisione nell’inguine per riparare l’ernia con una rete sintetica. La chirurgia laparoscopica è una procedura minimamente invasiva che utilizza piccoli strumenti e una telecamera per riparare l’ernia attraverso piccole incisioni.

Cosa fare dopo il trattamento dell’ernia inguinale

Dopo l’intervento chirurgico per l’ernia inguinale, è importante seguire alcune indicazioni per favorire una corretta guarigione. Riposare e evitare sforzi fisici intensi per alcune settimane è fondamentale per permettere alla ferita di guarire adeguatamente.

Il medico può prescrivere farmaci antidolorifici per gestire il dolore post-operatorio, ed è essenziale seguire le indicazioni riguardo all’assunzione di farmaci. Dopo alcune settimane, si può iniziare a fare esercizi leggeri, come camminare, per favorire la circolazione sanguigna e prevenire la formazione di coaguli.

Per i pazienti che hanno subito un intervento di ernia, mantenere una dieta sana e bilanciata aiuta a prevenire la stitichezza, che può esercitare pressione sulla parete addominale. Effettuare i controlli medici post-operatori è cruciale per monitorare la guarigione e verificare l’assenza di complicazioni.

Possiamo concludere dicendo che l’ernia inguinale è una condizione comune che può causare dolore e disagio significativi. Riconoscere i sintomi e consultare un medico per una diagnosi accurata è essenziale per gestire efficacemente questa condizione, assicura il Dott. Izzo.

Il trattamento può includere la sorveglianza attiva o l’intervento chirurgico, a seconda della gravità dei sintomi. Dopo il trattamento, seguire le indicazioni mediche è fondamentale per favorire una corretta guarigione e prevenire complicazioni.

 

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Ernia inguinale: cause, sintomi e trattamento
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Ernia inguinale: cause, sintomi e trattamento
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L'ernia inguinale è una condizione medica comune che si manifesta quando una parte dell'intestino o del tessuto adiposo spinge attraverso una debolezza o un'apertura nella parete addominale, nella regione inguinale. Questa patologia è più frequente negli uomini rispetto alle donne e può causare notevole dolore e disagio. Comprendere le cause, i sintomi e le opzioni di trattamento per l'ernia inguinale è fondamentale per gestire efficacemente la condizione e prevenire complicazioni.
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