La salute della prostata è un tema di grande importanza per il benessere maschile, eppure spesso viene trascurato fino a quando non si manifestano disturbi o patologie. La prevenzione è la chiave per mantenere in salute questo organo e prevenire eventuali problemi.
Durante le visite urologiche, molti pazienti pongono domande simili riguardo alla prostata, al suo funzionamento e ai possibili disturbi ad essa correlati. Per questo motivo, con il dott. Izzo, urologo, sessuologo e andrologo, in questo articolo si approfondiranno le richieste più comuni per fornire risposte chiare e precise, aiutando a comprendere meglio questo organo e la sua importanza per la salute maschile.
Che cos’è la prostata?
La prostata è una ghiandola che fa parte dell’apparato genitale maschile. Ha la forma di una castagna ed è situata sotto la vescica, circondando la prima parte dell’uretra, il canale che trasporta l’urina all’esterno. Nonostante le sue dimensioni ridotte, la prostata svolge un ruolo fondamentale nel sistema riproduttivo e urinario. Con l’avanzare dell’età, questa ghiandola tende a ingrossarsi, un fenomeno naturale che, in alcuni casi, può causare disturbi urinari.
Dal punto di vista anatomico, la prostata è composta da più zone: la zona periferica, più esposta a sviluppare il tumore prostatico, la zona centrale, che avvolge i dotti eiaculatori, e la zona di transizione, che è quella che tende maggiormente a ingrossarsi con l’età, causando l’iperplasia prostatica benigna.
In condizioni normali, la prostata ha dimensioni simili a una noce, ma con l’invecchiamento può aumentare di volume, comprimendo l’uretra e ostacolando il normale flusso urinario. Questa crescita è legata a fattori ormonali, in particolare all’azione del testosterone e del suo derivato, il diidrotestosterone (DHT), che stimola la proliferazione delle cellule prostatiche.
A che cosa serve la prostata?
La funzione principale della prostata è di produrre e secernere il liquido prostatico, una componente essenziale dello sperma. Questo fluido ha il compito di nutrire e proteggere gli spermatozoi, migliorandone la mobilità e aumentando le probabilità di fecondazione. Il liquido prostatico è ricco di enzimi, zinco e acido citrico, che contribuiscono a mantenere un ambiente favorevole alla vitalità degli spermatozoi e alla loro capacità di fecondare l’ovulo.
Un altro ruolo cruciale della prostata è quello di partecipare al meccanismo di eiaculazione. Durante l’orgasmo, la prostata si contrae, contribuendo all’espulsione dello sperma attraverso l’uretra. Queste contrazioni favoriscono il mescolamento del liquido prostatico con il liquido seminale proveniente dalle vescicole seminali e con gli spermatozoi prodotti dai testicoli, rendendo il liquido seminale completo e funzionale.
Inoltre, la prostata ha una funzione secondaria ma importante nella regolazione del flusso urinario. Data la sua posizione attorno all’uretra, quando si contrae può influenzare il passaggio dell’urina, evitando la contaminazione del liquido seminale con l’urina e garantendo un corretto funzionamento dell’apparato urinario e riproduttivo.
Quali sono i sintomi che ci indicano un probabile problema alla prostata?
I disturbi prostatici possono manifestarsi con sintomi di varia entità. Tra i segnali più comuni troviamo:
- Difficoltà nell’iniziare la minzione o un flusso urinario debole.
- Aumento della frequenza urinaria, soprattutto di notte.
- Sensazione di svuotamento incompleto della vescica.
- Bruciore o dolore durante la minzione.
- Presenza di sangue nelle urine o nello sperma.
- Dolore pelvico o perineale.
Questi sintomi possono essere associati a diverse patologie, come l’ipertrofia prostatica benigna (IPB), la prostatite (un’infiammazione della prostata) o, nei casi più gravi, il tumore della prostata. Per questo motivo, è fondamentale non sottovalutare tali segnali e rivolgersi tempestivamente a uno specialista.
Che cosa è il PSA e a che cosa serve?
Il PSA (Antigene Prostatico Specifico) è una proteina prodotta dalla prostata, la cui concentrazione nel sangue viene utilizzata come indicatore della salute prostatica. Il valore del PSA può aumentare in presenza di diverse condizioni, tra cui l’IPB, la prostatite e il tumore alla prostata.
L’esame del PSA viene eseguito con un semplice prelievo di sangue e, se associato a una visita urologica e a un’esplorazione rettale, rappresenta uno strumento fondamentale per la diagnosi precoce delle patologie prostatiche. Tuttavia, il PSA da solo non è sufficiente per una diagnosi definitiva: valori elevati devono essere interpretati nel contesto clinico e, se necessario, approfonditi con ulteriori esami.
Quando effettuare controlli alla prostata?
La prevenzione è essenziale per individuare precocemente eventuali problemi alla prostata. Le linee guida suggeriscono che gli uomini dovrebbero iniziare a sottoporsi a controlli urologici a partire dai 50 anni. Tuttavia, in presenza di familiarità per il tumore alla prostata o altri fattori di rischio, è consigliabile iniziare i controlli già dai 40-45 anni.
Un controllo urologico di routine include l’esame obiettivo, il dosaggio del PSA e, se necessario, ulteriori indagini come l’ecografia prostatica o la risonanza magnetica multiparametrica. Sottoporsi a visite regolari consente di intervenire tempestivamente in caso di anomalie, aumentando significativamente le possibilità di trattamento efficace.
La prostata è un organo piccolo ma essenziale per la salute maschile. Conoscere la sua funzione, i possibili problemi e l’importanza della prevenzione permette di affrontare con maggiore consapevolezza la propria salute. Non bisogna attendere la comparsa dei sintomi per consultare un urologo: una diagnosi precoce può fare la differenza. Prendersi cura della prostata significa prendersi cura del proprio benessere generale. Se hai dubbi o preoccupazioni, non esitare a fissare un appuntamento con il tuo specialista di fiducia.

