dolore pelvico cronico

Il dolore pelvico cronico (CPPS) nell’uomo è una condizione debilitante e complessa che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita. Secondo studi epidemiologici, il CPPS colpisce circa il 2-10% degli uomini a livello globale, con una prevalenza che aumenta con l’età.

Questo disturbo, come spiega il Dott. Izzo, urologo e andrologo a Napoli, è caratterizzato da un dolore persistente nella regione pelvica per almeno sei mesi, senza una causa evidente come infezioni o altre condizioni mediche riconoscibili. La comprensione delle motivazioni del dolore pelvico cronico è fondamentale per sviluppare trattamenti efficaci e migliorare la gestione della condizione.

Cause del dolore pelvico cronico nell’uomo

Il CPPS può derivare da una combinazione di fattori fisici, neurologici e psicologici, che cercheremo di sintetizzare nell’elenco sottostante per fornire una panoramica generale sull’eziologia di questo disturbo.

  1. Prostatite cronica abatterica: anche nota come “sindrome del dolore pelvico cronico”, è una delle principali cause del CPPS. La sua eziologia è multifattoriale e può includere infiammazioni, infezioni non rilevate e disfunzioni del sistema immunitario.
  2. Disfunzioni muscoloscheletriche: i muscoli del pavimento pelvico possono essere ipertonici o disfunzionali, causando dolore e disagio. Questo può essere dovuto a traumi, sforzi fisici intensi o cattiva postura.
  3. Neuropatie: lesioni o compressioni dei nervi nella regione pelvica, come il nervo pudendo, possono provocare dolore neuropatico cronico. Queste neuropatie possono essere conseguenza di interventi chirurgici, traumi o malattie neurologiche.
  4. Fattori psicologici: ansia, depressione e stress cronico sono frequentemente associati al CPPS. Questi fattori possono amplificare la percezione del dolore e contribuire alla cronicizzazione dei sintomi.
  5. Condizioni urologiche e gastrointestinali: patologie come le cistiti interstiziali, le infezioni delle vie urinarie ricorrenti o i disturbi gastrointestinali possono contribuire al CPPS.

Manifestazioni e durata del dolore pelvico cronico (CPPS)

Il dolore pelvico cronico si manifesta come un fastidio persistente o ricorrente nella regione pelvica, che può irradiarsi alla schiena, ai genitali, all’inguine o alle cosce. I sintomi possono includere disuria, dolore durante l’eiaculazione, disfunzione erettile e alterazioni dell’alvo, come diarrea o costipazione.

La durata del dolore deve essere di almeno sei mesi perché la malattia venga classificata come cronica, e la sua intensità può variare da moderata a grave, influenzando notevolmente le attività quotidiane e la qualità della vita. Nel caso in cui si sperimenti tale situazione di disagio, è opportuno rivolgersi a uno specialista per istituire un regime terapeutico idoneo alle condizioni del paziente.

Il trattamento del dolore pelvico cronico

Il trattamento del CPPS richiede un approccio multimodale, combinando diverse terapie per alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita del paziente. I principali approcci terapeutici comprendono:

  • Farmacoterapia. Gli antinfiammatori non steroidei (FANS), gli analgesici, gli alfa-bloccanti, e i miorilassanti sono spesso prescritti per gestire il dolore e ridurre l’infiammazione. Gli antidepressivi triciclici e gli inibitori della ricaptazione della serotonina possono essere utilizzati per il loro effetto analgesico e per trattare l’ansia e la depressione associata al CPPS.
  • Fisioterapia. La riabilitazione del pavimento pelvico attraverso esercizi di rilassamento e rafforzamento muscolare può migliorare la funzione muscolare e ridurre il dolore. Tecniche di biofeedback e terapia manuale possono essere utili.
  • Terapia comportamentale, Tecniche di gestione dello stress, terapia cognitivo-comportamentale, e altre forme di supporto psicologico possono aiutare a ridurre l’impatto psicologico del CPPS.
  • Interventi invasivi. In alcuni casi, possono essere necessari interventi più invasivi come le iniezioni di anestetici locali o corticosteroidi, la neuromodulazione o, in rari casi, la chirurgia.

Specialisti e cura del dolore pelvico cronico

Per la gestione del CPPS, è fondamentale rivolgersi a specialisti esperti. L’urologo, spiega il dott.Izzo, è il punto di riferimento principale per la diagnosi e il trattamento iniziale. Qualora si abbia dolore da più mesi oppure si manifestino i sintomi spiegati in precedenza, potrebbe essere utile una videoconsulenza per stabilire un calendario di esami al fine di avere tutte le informazioni necessarie per la realizzazione di un piano terapeutico.

Tuttavia, data la complessità del CPPS, può essere necessario un approccio multidisciplinare coinvolgendo fisioterapisti, neurologi, gastroenterologi e psicologi.

Il dolore pelvico cronico nell’uomo è una condizione complessa con molteplici cause e manifestazioni. La diagnosi precoce e il trattamento multimodale sono essenziali per alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti. La collaborazione tra diverse specialità mediche è spesso necessaria per gestire efficacemente questa sindrome e fornire un supporto completo al paziente.

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Dolore pelvico cronico nell'uomo: quali sono le cause principali
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Il dolore pelvico cronico (CPPS) nell'uomo è una condizione debilitante e complessa che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita. Secondo studi epidemiologici, il CPPS colpisce circa il 2-10% degli uomini a livello globale, con una prevalenza che aumenta con l'età.
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