Il priapismo è un problema medico serio e, come spiega il Dottor Izzo, specialista urologo e andrologo, rappresenta un’urgenza andrologica che richiede un intervento tempestivo. Si tratta di una persistente erezione involontaria del pene che dura oltre le 4 ore, senza che sia collegata a stimoli sessuali.
Questo disturbo, se non trattato correttamente, può portare a conseguenze gravi, come danni permanenti ai tessuti del pene e la disfunzione erettile. È quindi importante che chi ne soffre riconosca i sintomi e si rivolga immediatamente a uno specialista.
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Che cos’è il priapismo?
Il termine “priapismo” deriva dalla figura mitologica greca di Priapo, il dio della fertilità maschile e della potenza sessuale. Questa condizione, tuttavia, rappresenta il lato opposto di ciò che si potrebbe considerare un segno di virilità: si tratta infatti di un’erezione patologica, dolorosa e pericolosa, non collegata a eccitazione o desiderio sessuale. Se trascurato, il priapismo può comportare danni permanenti, come lesioni ai tessuti del pene e la perdita delle normali capacità erettili.
Come funziona l’erezione normale?
Per capire meglio il priapismo, è utile comprendere come funziona l’erezione in condizioni normali. L’erezione è il risultato di un delicato equilibrio tra afflusso e deflusso di sangue nel pene. Durante l’eccitazione, i muscoli lisci dei corpi cavernosi, le strutture spugnose nel pene, si rilassano, permettendo un maggiore afflusso di sangue arterioso. Il pene si ingrossa e diventa rigido, poiché il sangue viene intrappolato nei corpi cavernosi a causa della compressione dei vasi venosi. Quando l’eiaculazione avviene o l’eccitazione cessa, le arterie si restringono, la pressione si riduce e il sangue defluisce, portando il pene alla sua condizione di riposo, detta detumescenza.
Nel priapismo, questo meccanismo si interrompe. Il sangue continua a ristagnare nel pene senza defluire correttamente, causando un’erezione prolungata e dolorosa che, se non trattata, può portare a danni permanenti.
Tipologie di priapismo
Esistono tre principali tipi di priapismo, ognuno con cause e caratteristiche specifiche:
- Priapismo a basso flusso (Ischemico): Questa è la forma più comune e grave di priapismo. Si verifica quando il flusso sanguigno verso il pene è bloccato, causando un’erezione rigida e dolorosa.
- Cause: Le cause più frequenti includono malattie del sangue, come la leucemia o l’anemia falciforme, nonché l’uso di farmaci anticoagulanti, antidepressivi, o sostanze d’abuso come cocaina e alcool. In molti casi, il priapismo ischemico è idiopatico, ovvero non si identifica una causa precisa.
- Sintomi: I pazienti sperimentano una forte rigidità del pene, con dolori intensi. L’asta del pene risulta completamente rigida, mentre il glande può rimanere morbido.
- Priapismo ad alto flusso (arterioso): Questa forma è più rara e meno dolorosa. Si verifica quando c’è un afflusso eccessivo di sangue nel pene, spesso dovuto a un trauma che danneggia un’arteria.
- Cause: Il priapismo arterioso è solitamente causato da traumi, come incidenti durante attività sportive o rapporti sessuali, che danneggiano i vasi sanguigni.
- Sintomi: Il pene risulta eretto ma non completamente rigido, non provoca dolore intenso e può essere compresso manualmente. Spesso, il pene è anche più caldo al tatto.
- Priapismo intermittente (ricorrente): Questa è una forma episodica di priapismo che si manifesta con erezioni ripetute e dolorose che si risolvono spontaneamente.
- Cause: Spesso, il priapismo intermittente è legato a condizioni simili a quelle del priapismo ischemico, ma con una durata ridotta degli episodi.
- Sintomi: Le erezioni dolorose si verificano con una certa frequenza, ma si risolvono da sole dopo un certo periodo. Tuttavia, il rischio di danni permanenti è comunque presente se il problema persiste nel tempo.
Sintomi del priapismo
Riconoscere i sintomi del priapismo è fondamentale per intervenire tempestivamente. I principali segnali di allarme includono:
- Erezione persistente che dura più di 4 ore senza stimolazione sessuale.
- Dolore intenso nel caso del priapismo ischemico.
- Glande morbido, ma asta del pene estremamente rigida nel caso di priapismo a basso flusso.
- Aumento della temperatura del pene nel priapismo arterioso.
- Sensazione di tensione e disagio al pene anche senza dolore acuto.
Quando rivolgersi a un medico?
Se noti una persistente erezione dolorosa o altri sintomi sopra elencati, devi agire immediatamente. Il priapismo è un’emergenza medica che richiede un intervento rapido. Prima viene trattato, maggiori sono le probabilità di evitare complicazioni gravi, come la disfunzione erettile permanente o, in rari casi, la perdita completa della capacità di avere erezioni.
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Diagnosi di priapismo
Durante la visita medica, il tuo andrologo o urologo eseguirà una serie di esami per identificare il tipo di priapismo e la sua causa. Gli esami più comuni includono:
- Anamnesi dettagliata per raccogliere informazioni sui sintomi e le condizioni di salute del paziente.
- Esame obiettivo locale per valutare la rigidità del pene e identificare eventuali traumi o segni di malattia.
- Emogasanalisi del sangue cavernoso, un esame che misura i livelli di ossigeno, anidride carbonica e pH del sangue prelevato dal pene. Questo esame aiuta a distinguere il priapismo ischemico da quello arterioso.
- Eco-color-doppler del pene, che valuta il flusso sanguigno nei corpi cavernosi e fornisce una chiara immagine delle condizioni vascolari del pene.
Trattamento del priapismo
Il trattamento del priapismo varia a seconda del tipo di condizione e della gravità della situazione.
Priapismo ischemico (a basso flusso)
- Terapia conservativa: Nei casi meno gravi, l’irrigazione dei corpi cavernosi con soluzione fisiologica può essere sufficiente per ridurre l’erezione.
- Farmaci vasocostrittori: Se la semplice irrigazione non funziona, possono essere utilizzati farmaci iniettati direttamente nei corpi cavernosi per favorire la detumescenza.
- Chirurgia: Nei casi più gravi, quando il trattamento farmacologico non è efficace o quando il priapismo persiste oltre le 36 ore, può essere necessario un intervento chirurgico. Questo può includere tecniche che facilitano il drenaggio del sangue dai corpi cavernosi o, in casi estremi, l’impianto di una protesi peniena per prevenire danni permanenti.
Priapismo arterioso (ad alto flusso)
- Applicazione di ghiaccio: Questo trattamento iniziale è semplice ma spesso efficace, soprattutto se il priapismo è causato da un trauma.
- Terapia antiandrogena: Nei pazienti adulti, il medico può prescrivere farmaci antiandrogeni per ridurre l’afflusso di sangue al pene.
- Embolizzazione selettiva: Se il trattamento conservativo non risolve il problema, può essere necessario un intervento radiologico per bloccare l’arteria danneggiata.
Conclusioni
Il priapismo è una condizione grave che non deve essere trascurata. Se stai sperimentando una persistente erezione non legata all’eccitazione, agisci subito. Una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato sono essenziali per prevenire danni permanenti e salvaguardare la tua salute sessuale.
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